Alla fine sono sempre io che cedo. O forse è lui che aspetta, che non si osa, che resta nascosto in attesa… Sinceramente non lo so. Io mi faccio solo una domanda: a cosa serve essere rigidi e mantenere le proprie posizioni, se il rischio è perdere la persona che ami? Purtroppo viviamo in anni in cui qualunque ambiente di lavoro è pieno di problemi e crea tensioni che è inevitabile trascinarsi anche nel privato. Dobbiamo lasciare che a vincere sia il lavoro sugli affetti?
Io non soffro la solitudine, e nemmeno lui. Quello che ci ha accomunati è stato il fatto di essere due persone indipendenti, autosufficienti, con personalità vivace, tanta fantasia, e soprattutto… che vivono quotidianamente facendo cose molto semplici e banali e… per questo amiamo stare insieme. Noi non facciamo grandi progetti, ma cerchiamo di arrivare bene a fine giornata. I nostri dialoghi riguardano le cose essenziali della vita: cosa mangiamo oggi, facciamo la spesa, mettere la benzina alla macchina, arrivare puntuali al lavoro, andare al cimitero il sabato a trovare i parenti e gli amici che ci hanno lasciato. Noi non abbiamo l’ansia del sabato sera con gli amici e del week-end fuori porta a divertirsi; non abbiamo l’ansia dello shopping modaiolo e nemmeno degli impegni da calendario-vacanze. Quando stiamo insieme non ci poniamo il problema di cosa fare e dove andare per trascorrere il tempo libero. Noi stiamo insieme e basta. Nella nostra relazione il televisore non esiste, se non abbiamo nulla da dirci io leggo o lavoro al computer, lui si guarda qualche video su youtube… seduto vicino a me. La nostra distanza fisica non è mai superiore alla mezza stanza. A volte stiamo affacciati alla finestra a guardare le auto che passano o il cielo azzurro, e lui mi racconto il suo sogno di volare via, di prendere un aereo e di andare in una isola felice, e dice sempre “Prendiamo un aereo e scappiamo via da qui…”
Per me è quel “prendiamo”, plurale, che fa la differenza. Per lui, che aveva scelto il celibato e la vita semi-monastica e da eremita (lavoro escluso), da quando ha conosciuto me è sempre stato tutto al plurale, sempre "me" inclusa. E’ così difficile trovare oggi una persona che parli al plurale, ed io ci ho messo anni per trovarla. E quanti singles si rivolgono a me per trovare l'anima gemella ma parlano sempre al singolare anche quando hanno trovato una persona che gli piace?
E così, dopo quattro lunghissimi giorni di silenzio, io ho ceduto. Io ci ho provato a scalfire per l’ennesima volta la sua corazza, chissà se sono riuscita ad abbattare uno dei tanti muri invisibili che negli anni lui (come me) si è costruito per proteggersi... E’ bastato un sms “Prendi un thè con me?” – Due ore dopo lui bussava alla mia porta e l’ha aperta senza neanche aspettare che l’aprissi io ed è entrato… Io mi giro verso la porta e lui è lì immobile che mi guarda… io lo guardo. Sono quei lunghi secondi dove parli con gli occhi e cerchi di trasformare lo sguardo arrabbiato in uno più dolce. Entrambi in attesa come a ricevere il permesso (o avere il coraggio) di parlare. Alla fine un fil di voce esce istintivo ed io dico “Hai portato il thè?” e lui “Sì”. In silenzio io ho preparato il thè, e lui ha apparecchiato la tavola (perché sa che io amo la tavola bella e imbandita) e vi ha appoggiato sopra i biscotti e le tazze.
Noi non parliamo mai del passato. I litigi muoiono sempre nel passato, e credo che questo sia un bene. Oggi è oggi, ieri non c’è più.
Abbiamo parlato delle cose da fare sabato e domenica, e per organizzarci meglio ho preso due grandi post-it e scritto sul primo “Sabato” e sotto l’elenco delle cose da fare insieme (ricarica cellulare, benzina all’auto, succhi di frutta, fioraio …), e sul secondo “Domenica” una cosa sola: mattina presto, gita fuori porta, lontano da tutti.
Amanda
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(Questa domenica sarà rigenerante, servirà ad allontanare le tensioni di questo inverno difficile. Da lunedì ritornerò a rispondere a tutti. Grazie per avermi aspettato è bello ritrovare i miei lettori e vi accontenterò con nuove storie vere e affascinanti. Buon fine settimana anche a tutti voi)
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