Ecco un'altra piccola storia single. Non sono per niente contenta di scriverla, e si va a sommare alle altre mie storie in cui racconto la delusione verso il genere femminile (a cui anche io appartengo e per questo sono molto più critica). E pensare che oggi è proprio la festa della donna. Ed io che sono donna vado un po' controcorrente affermando che le donne oltre a dichiarare ciò che vogliono dalla vita, dovrebbero anche ogni tanto farsi un bell'esame di coscienza e soprattutto un bel bagno di umiltà.
Ultima situazione single in ordine di tempo. Due uomini ed una donna che si sono rivolti a me per trovare l'anima gemella o anche solo un'amicizia.
Rino, 45 anni celibe, vive fuori città, ed un po' timido, ma nel senso che non è molto abituato ad uscire con le donne, perchè quelle del suo paese le conosce essendo che vive lì da quando ci è nato. Non è fisicamente brutto, è il tipo che può piacere oppure no: è magro, alto 1,75 ed ha i lineamenti regolari; carnagione chiara, capelli castani e folti, occhi nocciola, parla correttamente italiano, ed è molto educato nei modi. Non fuma, non beve, non frequenta locali, non ama il gioco d'azzardo. Gli sono rimasti pochi amici, quindi esce poco la sera, ma se avesse una donna sicuramente uscirebbe di più. Ha l'unico "difetto" di non essere alla moda, ma veste casual e non taglia spesso i capelli (si sa che quando si è soli ci si cura un po' meno). Lavora come operaio dall'età di 18 anni per un'azienda che non è in crisi (ha quindi un lavoro sicuro, certo, e visti i tempi di oggi aggiungo anche ben pagato!). Cerca una ragazza semplice come lui, possibilmente nubile, non importa se ha qualche anno in più o qualche chilo in più, l'importante è che sia disponibile ad impegnarsi seriamente in una relazione che potrebbe portare al matrimonio e ad eventuali figli, se arriveranno.
Roberto, 49 anni, divorziato, vive in città. E' un bell'uomo curato nell'aspetto e accattivante nel modo di fare. Fisicamente alto 1,80, magro, capelli neri lisci e occhi scuri con uno sguardo profondo che lo rende affascinante. Non fuma, non beve alcolici. Ha sempre lavorato tanto, ma da dopo il divorzio (avvenuto dieci anni fa) non ha più trovato la donna giusta per lui. Lavora come operaio, guadagna abbastanza bene e appena può si concede dei viaggi all'estero, anche da solo. E' abbastanza socievole da fare amicizia facilmente. La sera ogni tanto va a ballare con gli amici, ma lo fa solo perchè non ha una donna, e preferirebbe fare altro, ad esempio lunghi giri in moto per i paesaggi del Piemonte. Però se alla sua donna non dovesse piacere andare in moto non importa, ci sono molte cose che si possono fare insieme. L'importante è che lei sia femminile nel vestire, allegra, e che voglia impegnarsi seriamente in una relazione. E' importante che lei lavori per la sua propria indipendenza economica e soddisfazione, ma anche se guadagnasse poco per lui non è un problema perchè vive in una casa di proprietà e guadagna abbastanza da poter mantenere entrambi.
Mariella, 44 anni, nubile. Lavora come impiegata presso un supermercato. Fisicamente è carina, alta 1,65, magra, bel seno, veste sia casual che sexy. Vive in città ed esce spesso la sera. Va a molte conferenze che riguardano la spiritualità, segue la new-age, va in tutti quei posti dove c'è gente che parla degli argomenti che a lei piacciono. A volte va a ballare in discoteca, ama uscire con le amiche, andare al cinema ed al ristorante. Purtroppo è single da tanto perchè gli "uomini sono tutti stronzi", pensano solo a "scopare" e non badano all'interiorità della persona, e così adesso cerca di selezionare accuratamente quelli con cui uscire. Cerca un uomo affettuoso, che voglia davvero una relazione seria che possa arrivare al matrimonio (non importa se è divorziato, ma se è celibe è ovviamente meglio). Ovviamente deve avere un lavoro sicuro, e che non sia un tipo sedentario che pensi solo a guardare le partite alla tv. Che ami viaggiare ed uscire la sera con gli amici.
Come è andata. Quando Mariella ha deciso di farsi seguire da me per gli incontri non è stato affatto un problema selezionare degli uomini che si avvicinano a quello cui lei cerca, visto che li ho. Così le ho dato un primo appuntamento con un uomo suo coetaneo, di professione imprenditore, divorziato. Sono usciti insieme tre volte, compreso il giorno di San Valentino (lei ci teneva parecchio e lui le ha comprato un regalo). Purtroppo conoscendosi meglio non si sono più piaciuti e lei ha chiesto altri incontri affermando che l'uomo che le avevo presentato era troppo superficiale.
Allora le ho dato un secondo appuntamento, e questa volta ho pensato di farle conoscere Rino, che sicuramente non è un ragazzo che bada all'esteriorità ma all'interiorità di una donna, e sulla carta sembrava adatto a lei che cerca un uomo "profondo". Si sono telefonati ed incontrati, si sono conosciuti ma non si sono piaciuti. Lei con una scusa è andata via dall'appuntamento dopo meno di mezz'ora ("Scusa ho fretta, devo andare a..."). Lui mi ha telefonato per ringraziarmi dell'opportunità e mi ha detto "Ho capito di non piacerle, perchè è andata via subito. Pazienza, aspetterò un altro incontro". Lei mi ha telefonato arrabbiata: "Ma che uomo mi hai presentato? Non è adatto a me!" grida, e poi corregge il tono "Cioè, si vede che è un bravo ragazzo, ma io cerco un altro tipo d'uomo".
Beh, allora ho pensato di farle conoscere Roberto. Le telefono e glielo descrivo, lei però è un po' titubante, dice che ha paura di incontrare un altro come Rino e di perdere tempo. Ho cercato di convincerla che Roberto è davvero un uomo che potrebbe piacerle. Ma lei ha rifiutato l'incontro. Ho cercato di tenerla a lungo al telefono perchè volevo capire il vero motivo del rifiuto. E' importante per me sapere che cosa hanno in testa i miei singles e che cosa sbaglio io negli abbinamenti. Ma a fine telefonata, riannodando i fili della nostra conversazione, è emersa lampante la banale verità: sia Rino che Roberto sono operai e l'uomo più "profondo interiormente" corrisponde sempre a quello che ha un'immagine sociale più elevata: uscire con l'imprenditore è meglio che uscire con l'operaio.
Dopo tante donne singles conosciute, ne deduco che l'interesse per la new-age, per la spiritualità, è solo la perdita di tempo classica della single-over40 , che è troppo grande per andare spesso in discoteca, dove vi è la concorrenza delle ragazze più giovani, e che non sa dove e come trovare l'uomo "giusto" per lei. Lei che vaga per la città come una trottola, tra aperitivi e vernissage, nella speranza di fare il colpaccio con l'uomo agiato e bello (e adulante, e con l'anello pronto...) da presentare alle amiche per fare bella figura.
Roberto ci è rimasto malissimo, perchè lui aveva accettato di conoscerla e sulla carta lei sembrava davvero una brava ragazza, simpatica, spigliata, e molto seria. Poi lui non ha mai avuto problemi con le donne e digerire un rifiuto senza nemmeno parlarsi una volta al telefono e lasciarsi trasportare dalle sensazioni personali, cioè un rifiuto così diretto senza darsi un'opportunità, non è stato facile da accettare subito, e mi ha detto "Ma le tue donne sono tutte così? Che delusione!". Infatti, io ci ho fatto una bruttissima figura come agenzia, perchè il rifiuto di Mariella, una che si è iscritta ad un servizio incontri scopo relazione seria e futura convivenza, mi coinvolge direttamente.
Mariella non sa davvero cosa si è persa. Roberto ci ha guadagnato una perdita di tempo.
Racconto la storia di Mariella, ma di storie così ne ho una al mese come minimo e mi fanno tanto arrabbiare, perchè gli uomini si affidano a me con fiducia e accettano tutti gli appuntamenti che propongo, ma la maggior parte delle donne pensa solo all'apparenza esteriore e fanno sempre le difficili. Se proponi un appuntamento non devi sbagliare a parlare (quasi sempre è meglio non pronunciare la parola "operaio") Visto che è la festa della donna, riflettete, O Donne, anche su questo: quando parlate di interiorità, a cosa vi riferite esattamente? Buon 8 marzo.
Amanda Triste
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