Sono alquanto imbarazzata dall’usare questo titolo per un mio racconto (sarà che in questo periodo non mi sento molto allegra), però è quello che penso di Girolamo (nome inventato, scelto perché fuori moda ormai). Purtroppo non ce l’ho fatta a ricordare tutte le frasi scambiate con lui l’altro giorno, peccato perché io non amo inventare conversazioni, ma vi riporto sempre la realtà, e lui mi aveva fornito un bel campionario di frasi a doppio senso, come non ne avevo mai sentite in vita mia. Quindi inizio dall’ultima nostra conversazione avuta ieri sera e che mi ricordo.
Girolamo è un uomo celibe di 65 anni, la donna scelta per
l’appuntamento è una nubile di 60 anni. Dopo avergli comunicato il numero di
telefono della donna, chiamiamola Viola, lui mi domanda
– “Amanda, secondo te dovrei portare un fiore?” –
Qui anche voi conoscete già la mia risposta
- “Sì, sarebbe un gesto davvero carino da parte tua”
– “E di che colore lo prendo?”
– “Io consiglio sempre una rosa bianca”
– “E no rosso passera?” ecco questo è
Girolamo.
– “Non essere volgare!” –
e lui ridendo - “Eh sì, perché bianco è virginale, ma non credo che la signora
lo sia a questa età, a me no che se l’è fatta ricucire (ride di gusto), rosso
passera è più indicato” –
Rispondo un po’ spazientita - “Senti un
po’.. la volgarità lasciala fuori dal mio ufficio, con lei ci puoi fare quello
che vuoi se lei acconsente, ma al primo appuntamento comportati da gentleman.
Ci siamo capiti?”
– “Sì, sì, certo… se lei poi vuole mettermi la mano sul pene di certo non dico
di no, sai magari mentre guido, io posso accostare un attimino…” –
Vorrei rispondergli - “Ma sei un frequentatore abituale di prostitute?”, ed
invece no, sospiro, alzo gli occhi al cielo,
e gli rispondo - “Già ti ho detto che non sono un’agenzia di escort e
dubito che lei prenda questa iniziativa, tu ti devi comportare bene, non
parlare in modo volgare, non fare allusioni pesanti al sesso. La signora che ti
presento è una bravissima persona, bella donna, educata, molto istruita,
elegante. Conoscerai una vera principessa, e dovresti ringraziarmi di darti
questa opportunità, di conoscere una donna per bene, quindi non farmi fare
brutte figure!”
– “No, no Amanda, io faccio quello che dici te. E se invece del fiore le porto
i cioccolatini?” –
Io a pranzo ho mangiato un dolce gigante, sono un po’ nauseata a sentire
parlare di nuovo di dolci e cioccolato... - “Uhm no, niente cioccolato al primo
appuntamento, un fiore mi sembra un gesto più romantico, ti fa apparire un uomo
gentile” –
E lui “E il gambo lungo o corto?” –
Qui mi aspettavo un’altra battuta volgare sul lungo e corto del gambo, ma con
mia sorpresa si ferma ad attendere la
mia risposta. Bella domanda, non conosco la risposta - “Ma, non so, forse non
troppo lungo, chiedi al fioraio, lui ne sa più di me” –
- “Allora rosa bianca… ma il rosso passera non è bello?”
- “Girolamo, basta, ok?”
- E dove la porto?”
– “Sicuramente in un luogo pubblico scelto da lei. Ti consiglio di non
chiederle di venire in macchina con te, me lo prometti?” Non si sa mai, metti che questo signore
allunga davvero le mani, meglio prevenire.
E lui - “Certo, io la porto dove vuole lei, poi se lei mi chiede di accostare
l’auto…” e ride
– “No, non hai capito. Tu ti farai trovare dove dirà lei, e sarà un luogo
pubblico ed in pieno giorno”
– “Certo, e dove ce lo diamo questo appuntamento? Va bene vicino al tuo
ufficio?”
– “Facciamo così, c’è un locale vicino al mio ufficio, abbastanza carino e
molto frequentato, dove sul retro c’è un dehor e vanno poche persone, così
potete chiacchierare senza essere disturbati” -
– “Ah, ma allora se nel retro nessuno ci disturba…”
– “Non ti azzardare a pensare cose sconce!”
– “Ah ma io non faccio nulla, dico, se lei vuole allungare la mano sul pene…”
Oh, ma questo è fissato! Sto perdendo la pazienza, e non posso alterarmi (mai
per un momento dimentico di essere professionale) meglio stare al gioco e
riderci su – “Beh, se è lei a prendere l’iniziativa io non posso dire nulla”
Ecco, tutto così. E’ un continuo riferimento al sesso, e lo fa con me che non sono né sua amica, né parente, ma solo una consulente, potrei essere la commercialista o la psicologa, sono una persona estranea che offre un servizio e che non dà mai troppa confidenza. Eppure lui è così disinibito nel parlare che non si rende nemmeno conto, secondo me, che questo modo di esprimersi non va bene al di fuori della cerchia intima di conoscenze. Questa volta ha chiamato “passera” la “vagina”, ma di solito usa poche volte la parola “passera” e moltissime volte la parola “vagina”. Il “pene” lo chiama “pene”. E questo è curioso: si può definire volgare una persona che parla dei genitali usando i loro veri nomi da dizionario medico?
Ora, prima di proseguire il racconto con la prima parte (cioè il giorno che l’ho conosciuto, la prima consulenza conoscitiva), vi domando: mentre leggevate, Girolamo, 65 anni e pensionato, come ve lo immaginate fisicamente e come tipo d’uomo? Mi incuriosisce la vostra risposta, dopo capirete perché.
Rispondo subito alla domanda che alcuni di voi mi faranno: “Amanda, ma ti occupi di gente così?” – Risposta: di solito assolutamente no, lo sottolineo assolutamente no. Lui mi ha spiazzato… è un soggetto con cui non ho mai avuto a che fare e sto cercando di capirne la psicologia. L’idea che mi sono fatta è che in realtà sia tutta fuffa. Tutto fumo e niente arrosto. Viola l’ho informata, le ho dato le istruzioni su come comportarsi, e mi aiuterà a capire che personaggio è. Viola ha 62 anni e mi ha assicurato che sa come difendersi e quindi non mi devo preoccupare.
Adesso ditemi voi come vi siete immaginato che tipo d'uomo è lui.
(Ps: dopo Girolamo ritornerò a parlarvi di Eliana e Patrizio. Capitano spesso situazioni curiose da raccontare, e solo saltellando da una storia all'altra evito di dimenticarle).
Amanda
.
Ultimi commenti