Non scrivo su queste pagine da dieci giorni. Non me ne ero resa conto. Il tempo scorre così veloce, davvero troppo veloce… In questi giorni non è accaduto nulla di particolarmente eccitante nella mia vita privata sentimentale, ma solo tante noie da risolvere sul lavoro (tasse, tasse, tasse… ma che senso ha lavorare se non puoi mai godere dei frutti del tuo lavoro?).
In ambito famigliare un po' di maretta. Da troppi mesi vedo mio fratello vivere in uno stato di alienazione, non riesce a trovare il suo posto nel mondo, con questa crisi la sua generazione sembra tagliata fuori da ogni discorso di emancipazione e indipendenza, sembra essersi arresa, non coltiva più sogni, né speranze. Io sono uno spirito combattivo, non posso tollerare di vivere con una persona inerme (sangue del mio sangue, se possiedi una sola goccia del sangue di Amanda non puoi essere una persona passiva!). Ho capito che la scossa elettrica gliela devo dare io. L’altro giorno abbiamo litigato, le urla credo che le abbia sentite tutto il condominio. Quando mi ha detto “Sono depresso” (per la terza volta in tre mesi, è poco, ma per è me troppo) dentro di me si è svegliata una leonessa che ha tirato fuori gli artigli ed ha iniziato a correre per sbranare la preda. L’ho fatto a brandelli! Risultato: è da tre giorni che DJ sta iniziando a pianificare il suo futuro. Si è rivitalizzato, sorride. E’ come se quello che gli mancava era una spinta esterna (o l’approvazione). L’ho istigato ad andare via di casa, lontano, meglio se all’estero. Avere 30 anni, essere separati, vedere la figlia part-time, e non avere un lavoro fisso è un problema enorme. Ma avere 30 anni, essere creativi e non approfittare della propria gioventù per avventurarsi nel mondo e provare a realizzarsi per me è un delitto, soprattutto se hai una figlia capace di comprendere la situazione (la madre già viaggia molto per lavoro). Ecco, questo è il mio motto, lo vorrei scolpire nel marmo: meglio partire e tornare vittoriosi, che restare fermi e perdenti.
In realtà, non so se DJ alla fine partirà davvero, l’importante per me è che abbia messo in moto la macchina (se stesso) e davvero cerchi di attuare un cambiamento, di vivere in maniera diversa le sue giornate, con più ottimismo e audacia. Dice che si rimetterà a studiare seriamente inglese, ha già una mezza idea di dove vorrebbe andare, e sta iniziando a valutare i pro ed i contri. Certo servono un po' di soldi per il biglietto aereo e per le spese iniziali, ma qualunque lavoretto a questo punto va bene, l'importante è recuperare il denaro che manca... Mi viene in mente la canzone di Piero Pelù “L’energia corre via, l’energia si trasformerà”. Da questo momento in poi qualcosa succederà, ne sono sicura.
Ed io? Chiedete a Fiamma… (leggi qui) E’ come una ruota che gira. Fiamma mi ha telefonato ieri, e praticamente ha fatto la stessa cosa con me. Si è arrabbiata del fatto che sono immobile sulle mie posizioni. Chiusa in casa a fare la casalinga o al lavoro, e non esco mai con nessun uomo. Non capisce come io possa ancora pensare ad Occhi Blu quando ci sono parecchi uomini che vorrebbero uscire con me. Non capisce perché io sia sola e non approfitto di un sano divertimento sessuale, se proprio non voglio una storia con altri uomini. A me invece piace starmene tranquilla per i fatti miei. Mi piace cucinare, mi piace cucire i miei vestiti, mi piace riordinare casa nel poco tempo che ho, leggere e guardare film. Sarà sbagliato, il tempo corre veloce, i mesi e gli anni passano… ma che vi posso dire? Mi occupo di amore e relazioni tutti i giorni, cerco di rendere felici le persone, e questo riempie le mie giornate. Ho la fortuna di essere brava nel non mescolare vita privata e lavorativa, di essere fredda e professionale. Non posso semplicemente lasciar scorrere quietamente il tempo senza pensare al fatto che sono sola, single, senza un amore? O forse è solo che Fiamma non è la persona giusta a motivarmi a fare un cambiamento. Chissà...
Amanda
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