Mi riempie il cuore vedere che più trascorrono i giorni dall’ultimo racconto pubblicato, più aumentano le persone che si collegano giornalmente. Avessi tempo quante storie potrei raccontarvi… mi dispiace davvero non poter essere così frequente qui. Stasera sono stanca, mi sto quasi addormentando sulla tastiera, ma domani ritaglierò del tempo per approfondire una delle tante storie. In breve vi posso dire cosa è successo in questi ultimi giorni.
Viola è partita. Forse non vi avevo detto che era rumena, per il fatto che non volevo condizionare l’opinione su di lei, perché avreste pensato subito allo stereotipo della rumena che esce con l’italiano per motivi non proprio sentimentali, mentre io pensavo che lei non era così (ma oggi posso dire che non vi sareste sbagliati). In giugno lei ha perso il lavoro (era la badante di una donna anziana che è morta ad inizio mese). Sembra che non avesse più soldi per restare in Italia, e non conosceva nessuno che la ospitasse. Così, di malavoglia, ha preso la via del ritorno con un autobus direzione Romania. Per correttezza devo dirgli che lei ci aveva provato a restare in Italia: provate a immaginare cosa le era venuto in mente… (vi do un indizio: “il vecchietto porcello”).
Barnaba. Da quando conosce il mio account Skype se mi vede online mi telefona via web. Di me non gli importa nulla, a malapena mi dice “Ciao, come stai”, e non attende neanche la risposta che inizia a parlare di Lei. Lo fa in modo poetico, ne decanta le virtù, sembra un novello Cyrano de Bergerac. Lui la considera la sua Anima Gemella e le scrive lettere d’amore. Lei no, tanto che dopo la seconda lettera che ha ricevuto, lo ha pregato di uscire dalla sua vita. Ma lui ignora la sua richiesta e continua a scriverle lettere. (Ve l’ho detto che di professione fa lo psicologo vero?...)
Io non scrivo lettere d’amore come Barnaba, né sono così fortunata da riceverne come accade alla sua bella. Così, uso la musica per non pensare, per provare a dimenticare anche solo per qualche ora durante il sonno. Questa che segue è una delle canzoni che ascolto la notte per addormentarmi e trovo magnifica questa frase “you run like a river, runs to the sea…”.
Buonanotte da Amanda
(che per scrivere questa mezza pagina si
è quasi addormentata due volte).
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