Lunedì 28/10/2013
Non sono triste, solo molto stanca. Leggere della morte di Lou Reed mi aggiunge un po’ di malinconia per la sua assenza. Anche se non lo seguivo come fan, ci sono alcune canzoni che amo molto, e l’ho sempre stimato come artista. Considero “Walk on the wild side” una canzone molto erotica (se avete visto il film “Le età di Lulù con Francesca Neri, sapete cosa intendo). “Perfect day” è l’ideale da ascoltare in una malinconica giornata di pioggia lasciando vagare la mente in mondi immaginari.
Sono le ore 20 e sono già a letto. Se penso alle persone che ho seguito oggi, dico grazie. Grazie, perché a volte mi capita di pensare al senso del mio lavoro e devo trovare delle motivazioni. Perché quando mi prende lo sconforto, per colpa di persone che non meritano il mio aiuto, e mi domando “ma chi me lo fa fare di occuparmi di persone tanto ingrate?”, vorrei mollare tutto e girarmi da un’altra parte a seguire altre strade. E poi ricevo degli sms, che sono come messaggi in bottiglia, e delle telefonate accorate, che mi ricordano che se io fossi al posto loro vorrei essere aiutata. Perché tra tante persone che cercano solo divertimento o amore come l’unica cosa che manca nella vita, dopo aver ottenuto tutto il resto, ogni tanto (spesso) emerge la storia di chi ha davvero bisogno che qualcuno gli tenda una mano amica. Come nei tre casi di oggi.
Loredana ha la mia età, lavora come babysitter a tempo pieno e sottopagata, per una famiglia dispotica. La sera rientra a casa dopo un’ora e mezza di viaggio in auto (perché la famiglia per cui lavora si è trasferita a vivere lontano, e non le hanno nemmeno aumentato lo stipendio). Quando arriva a casa trova due fratelli 40enni seduti sul divano, e davanti al televisore, che l’aspettano per cenare, non per farle compagnia, ma proprio perché è lei che cucina per tutti. Sto parlando di due fratelli disoccupati da parecchio tempo, ed i genitori sono morti da anni. Non si può restare insensibili al suo SMS che dice: “Ho pochi soldi, ti pagherò appena potrò, ma ti prego aiutami, dimmi di si”. Loredana sogna un uomo che si innamori di lei, che la salvi dalla sua vita grigia e la porti lontano dai suoi fratelli.
Elena è una ragazza straniera di 30 anni, fuggita dal suo paese a causa della povertà. Tre anni fa è venuta qui da noi spinta dal sogno italiano che si vede nei film. Deludente e drammatico il primo impatto col maschio italico: lui l’ha presa in giro promettendole la Luna, ma poi l’ha tradita moltissime volte con altre donne, in più la maltrattava dandole della stupida e tanti altri brutti aggettivi. Lui ha fatto il prepotente approfittando del fatto che lei fosse straniera e quindi in posizione di inferiorità linguistica ed economica. La relazione lei è riuscita a chiuderla un anno fa, ma da allora non è più uscita di casa, non ha più frequentato locali, ha paura degli uomini italiani che pensano solo al sesso e sono incapaci di provare sentimenti. Io l’ho conosciuta tre mesi fa, ed all'inizio aveva paura anche di me, che io fossi una poco di buono che fa gli interessi degli uomini che cercano sesso. Dopo molte telefonate, sono diventata una presenza amica nella sua vita, ed oggi si fida di me e tramite me vuole conoscere un bravo ragazzo con cui fidanzarsi seriamente.
Michele ha 71 anni, è un bellissimo uomo (dimostra più di 10 anni in meno), gode di ottima salute, e non ha nessun grave problema (se si pensa ai due racconti precedenti). Ma la moglie ha chiesto il divorzio e lui l’ha accettato. Però lui non è mai stato uomo che corteggia le donne. E’ cresciuto in un orfanotrofio e da giovane desiderava farsi prete ed ha studiato in seminario, poi ha conosciuto la sua prima moglie ed ha preferito sposarsi. E' appassionato d'arte e diventa pittore, è bravo e raggiunge un discreto successo locale. Dopo tanti anni di matrimonio e tre figli, la moglie muore di cancro. Rimasto vedovo ha la fortuna di incontrare un’altra donna che lo stima come uomo e come artista, dopo poco tempo si risposa. Lui non ha mai tradito le sue mogli, nonostante fosse consapevole di essere un uomo attraente e che molte donne aspettavano solo un suo cenno per farsi avanti, ma per lui il matrimonio è sempre stato sacro, una promessa di fedeltà e assistenza reciproca che va rispettata, non solo unione di corpi ma unione di idee e pensieri. Adesso che è single si sente come se avesse smarrito la via di casa e così desidera trovare una nuova compagna. Però no/n vuole importunare le donne del suo ambiente, né vuole iniziare a frequentare locali da ballo visto che non l’ha mai fatto. Mi chiede se “gentilmente” posso occuparmi di presentargli alcune donne. Come dire di no ad un uomo così gentile nei modi e nello spirito?
Ecco, quando le persone hanno delle motivazioni così forti, allora i miei dubbi scompaiono e sono pronta a tendergli la mano per tirarle fuori dal caos in cui vivono. Le loro piccole lettere di 160 caratteri (quelli di un sms) , spesso inviatemi nel cuore delle loro notti insonni, sono preziose e le conservo tutte: nel leggerle trovo lo stimolo che mi serve per continuare a fare questo lavoro.
Buonanotte, Amanda
Martedì 29/10/2013 ore 7,30.
Nel rileggere il racconto di ieri sera, mi viene in mente che una delle mie musiche elettroniche preferite si intitola proprio SET ME FREE (REMOTIVATE ME), liberami (ri-motivami). E' del 1984 dei Depeche Mode, all'epoca comprai il remix in vinile e da allora l'ho ascoltata migliaia di volte proprio perchè mi dava una carica energetica enorme. Da quando non ho più il giradischi la ascolto raramente. Per fortuna l'ho trovata su Youtube, e devo dirvi che mi sento già di ottimo umore. Spero che a voi faccia lo stesso effetto, io intanto alzo il mio volume (e a saltellare per la stanza!). Buon inizio giornata.
Amanda
-
Ultimi commenti