Nonostante i buoni propositi con cui mi ero svegliata ieri, in realtà ho oziato tutto il giorno. Non avevo voglia di alzarmi dal letto, di vestirmi, di vedere e sentire gente, nessuna voglia di cucinare, né di svolgere alcun tipo di attività. Ho mangiato con un panino a pranzo ed uno alla sera. Mi dicevo “adesso mi alzo dal letto e mi faccio la doccia” però rimandavo di 5 minuti, poi altri 5…
Ho guardato un po’ di televisione senza trovare nulla di interessante, ma non ci ho fatto molto caso perché in realtà con la mente vagavo. Non riuscivo a smettere di pensare a come organizzare le mie future giornate di lavoro, quale direzione prendere, quali cambiamenti fare, possibili spostamenti di luogo. Pensavo che inevitabilmente l’argomento “amore” per me è proibito, e mi ripetevo “dimenticalo, dimenticalo, vai avanti”. E allora mi resta il lavoro, devo pensare solo a questo e cancellare tutto il resto. Non c’è soluzione. E sembra impossibile che proprio io non ho trovato la mia Anima Gemella visto che sono brava nel mio lavoro ed ho cambiato in meglio la vita a un po’ di persone. Forse è il mio Karma, la mia deve essere una punizione per qualche vita precedente. Ma quante volte ci sono già passata? Non riesco nemmeno a piangere, ed ho perso il conto delle mie storie d’amore fallite. E così mi resta il lavoro, come sempre.
Verso sera mi sono ricordata che da molti giorni devo telefonare a Fiamma, una mia amica che vive in Calabria, e così faccio. Chiacchieriamo al telefono per due ore. Un’ora dove lei mi racconta i recenti cambiamenti della sua vita, l’altra ora dove lei cerca di convincermi ad attuare tecniche di aggancio e seduzione per riprendermi il mio uomo. Io oppongo resistenza perché Fiamma vorrebbe trasformarmi in una stalker e farmi vestire in modo molto più audace, ma poi lei alla fine si arrende all’evidenza e delusa mi dice: “A volte mi dimentico che non sei quel tipo lì” . Intende dire che io uso molto poco le arti femminili quindi è colpa mia se lui non ritorna da me. Purtroppo è vero, non sono capace di essere “quel tipo lì” di donna. “Amanda, tu sei troppo timida!” mi dice. E’ vero, e questo non è un mondo per timidi...
Il lato positivo della chiacchierata con Fiamma è che lei mi ha rimproverato anche sul lato lavorativo “Dunque, a che punto sei?” Rispetto a lei io sono rimasta indietro. Con questa crisi economica devo lavorare quattro volte di più per guadagnare le stesse cifre del passato. Significa più stanchezza, più malumore da smaltire. Era così anche per lei fino a qualche settimana fa, poi qualcosa è cambiato. Ha chiuso la sua agenzia matrimoniale perché dove vive “non si usa pagare” ed alla fine si è arresa all’idea che al suo paese non avrà mai un futuro in questo settore. Quindi ha cambiato lavoro, e adesso svolge due attività contemporaneamente e guadagna delle cifre soddisfacenti. C’è da dire che lei ha un fratello che l’ha aiutata sia economicamente che tramite le sue conoscenze, quindi lei rispetto a me è più facilitata perché io non ho l’aiuto di nessuno.
Fiamma mi ha rimproverato. Io non dico che ha ragione, perché quando qualcuno ti aiuta la vita è ovviamente più facile, ma mi ha dato una scossa. Lei è andata avanti, io ancora no.
Nella telefonata precedente era lei a piangere per una delusione d’amore: lei ha frequentato per mesi un uomo che non ha mai voluto ufficializzare la loro relazione, e quando lei gliel’ha chiesto lui l’ha lasciata. Lei aveva provato a riprenderselo, seducendolo in tutti i modi che conosceva, ma non ci è riuscita. Ieri il nome di lui non l’ha fatto nemmeno una volta. Evidentemente si è rassegnata, probabilmente grazie all’interesse che ripone nelle sue nuove attività.
Parlare con Fiamma mi ha fatto bene. E mi stupisco di chiamare Fiamma “amica”, perché devo ammettere che lentamente mi ha conquistato con la sua allegria e vitalità, e telefonata dopo telefonata il nostro legame è diventato forte. Perché dovete sapere che Fiamma ed io ci siamo viste solo una volta e per poche ore. Ci siamo conosciute tre anni fa in un viaggio di lavoro in una città dove eravamo entrambe per un seminario sulle relazioni d’amore. Eravamo sole (e single) e ci siamo fatte compagnia a cena nel ristorante vicino all’albergo dove dormivamo. Ci siamo scambiate il numero di telefono, per scambiarci consigli di lavoro visto che svolgevamo la stessa attività. Ci siamo scambiate il numero per gentilezza, visto che lei abita in Calabria e pensavo che difficilmente ci saremmo riviste. Mi ha telefonato lei per prima, poi io l’ho richiamata la settimana dopo, lei quella successiva, e così via. Adesso sono trascorsi tre anni e sono davvero contenta che siamo riuscite a mantenere questo legame a distanza, perché al momento è l’unica persona con cui posso davvero confidarmi ed anche lei lo dice di me per se stessa.
Le amiche servono a questo: a darti la scossa. Oggi mi sono alzata presto, ho fatto la doccia, manicure, ho indossato un vestito carino e mi sono seduta al computer al lavorare. E cerco di non pensare a Lui.
Amanda
.
Ultimi commenti