Oggi una ragazza mi ha confermato che Facebook vale niente e faccio bene a non perderci tempo.
Mi ricordo il mio ventunesimo compleanno: io non avevo organizzato nulla per timidezza, ma quella domenica mattina iniziai a ricevere le telefonate di amici e amiche della comitiva di cui facevo parte, che volevano sapere a che ora si sarebbe svolta la festa. Mi consultai con mamma e poi dissi a tutti di venire dopo pranzo per mangiare la torta fatta in casa. Avendo la casa piccola, spostammo i mobili della mia stanza, cercando di svuotarla un po', stendemmo a terra due coperte, e aspettammo che suonasse il citofono.
Nessuno mi comprò un regalo, colpa mia: fino al giorno prima non avevano ricevuto alcun invito. Così... si ritrovarono tutti dal fioraio di fronte al cimitero e mi comprarono alcuni mazzi di fiori. Alle ore 14 arrivarono gli amici in gruppetti di due o tre, ogni gruppo con un mazzo di fiori colorati. Li facemmo accomodare in camera, chiedendo di togliersi le scarpe prima di calpestare le coperte. Alla fine eravamo quasi una trentina di giovani persone sedute sul pavimento, circondati da una decina di mazzi di fiori da cimitero. Al centro della coperta mettemo una tovaglia con sopra il vassoio con la torta e poi iniziammo a mangiare e scherzare. Fu tutto molto divertente.
Fino a 30 anni ho avuto delle simpatiche feste di compleanno. Poi nella mia vita sono cambiate tante cose e di feste non ne ho più fatte.
Oggi mi telefona una ragazza di 27 anni, e con la voce triste mi dice di aver trascorso un orribile compleanno. Aveva organizzato una festa in casa ed aveva spedito gli inviti (virtuali) per la festa agli amici più intimi fra i suoi 300 contatti di Facebook, circa 50 persone selezionate, compreso il ragazzo con cui aveva iniziato a flirtare da alcuni giorni. La festa doveva iniziare alle 21, ma fino alle 22 ha atteso invano che qualcuno venisse, ad eccezione della sola amica del cuore. Nessuno ha avvisato, nè tramite sms, telefono, mail o messaggio Facebook. Niente di niente, come se gli inviti non li avesse mai spediti. E fino ad oggi nessuno le ha ancora telefonato, o scritto un messaggio, per scusarsi. E' ancora più terribile pensare che queste persone non sono adolescenti ma quasi trentenni, compreso il ragazzo che le piaceva e che è sparito.
Per consolarla ho ventilato l'ipotesi che nessuno aveva i soldi per farle un regalo, visto che si sa che oggi quasi tutti i giovani non lavorano. Ma lei mi corregge dicendo che nell'invito aveva scritto che non voleva regali ma solo che venissero alla festa.
Sinceramente non mi ricordo che alcuno dei miei amici ventenni, all'epoca, avesse mai ricevuto buca ad una festa di compleanno. Forse perchè ci parlavamo solo guardandoci negli occhi, immagino.
Amanda
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